Uno dei principali amori di Giuliano Grittini, nell’arte, è quello per la carta. Attraverso questo nobile e antico materiale, il Maestro è riuscito, in una vita di lavoro, a realizzare magnifiche opere d’arte conosciute in tutto il mondo.
La base, il materiale principale di molte delle sue creazioni, comprese le recenti e preziosissime opere uniche della Craker Art, è quasi sempre la carta, ma come nasce un’opera d’arte, una serigrafia, una tiratura o un pezzo unico? Il cliente finale, il collezionista che compra questi lussuosi lavori, spesso si accontenta di sapere che la base del procedimento di realizzazione di un’opera su carta di Grittini è quello serigrafico, ma è proprio così? Non proprio, a quanto pare. Andiamo a scoprire alcuni segreti di come nasce un’opera d’arte realizzata su carta.
Intanto, non molti sanno che esistono proprio specifiche carte, realizzate ancora oggi con metodi artigianali, oppure con formule antiche, che fanno di questi fogli già un materiale molto pregiato. Sul foglio di carta per arte verrà dipinto il lavoro, o stampato e che successivamente riceverà applicazioni di foglia oro, argento o altri interventi, come disegno, applicazioni di materiali, vernici o quello che detta la fantasia dell’artista.
Questi fogli di carta sono realizzati appositamente per la stampa e ciascuno ha le sue specifiche caratteristiche, di spessore, porosità, lucentezza, colore od opacità, tant’è vero che ogni tipo di carta si contraddistingue con un nome specifico. Abbiamo così già una nomenclatura di nomi affascinati per le carte, come la famosa Rosaspina, che può essere avorio o bianco, italiana, prodotta a Fabriano, la Canson Aquarelle e la Canson Baryta, francesi, per citarne solo alcune, e le Carte giapponesi, o la Barbizon, la Carta Tiepolo e la Hahnemühle Bamboo, tedesca, oppure ancora la Roma Michelangelo, che nel colore ricorda quel giallo opaco dei cartoni da affresco. Nomi affascinati, che corrispondono ciascuno a caratteristiche, che l’artista conosce a memoria, di assorbimento del colore, fluidità, lucidezza e del risultato e che fanno parte già di una scelta iniziale per raggiungere la delicatezza e la bellezza dell’opera finita.
La storia della carta appartiene all’uomo e allo sviluppo della conoscenza e delle arti. Inventata dai cinesi nel 105 Dopo Cristo, che ne custodivano gelosamente il segreto, si diffuse dapprima in Giappone (per questo che nel paese del Sol Levante ancora oggi si producono preziose carte) e poi in Arabia. Solo intorno all’anno millecento, la carta iniziò a diffondersi in Europa, proprio attraverso l’Italia, per merito di una piccola città delle Marche, Fabriano, ancora oggi leader della fabbricazione nel mondo, per poi essere prodotta qualche secolo dopo anche in altri luoghi d’Europa. Prima di allora si usava ancora solo la pergamena e il papiro.
Scelto quindi il materiale principale, quale tipo di carta usare, il Maestro deve ora imprime sul foglio il soggetto che ha deciso di rappresentare, uno dei famosi e iconici soggetti POP di Giuliano Grittini. Già questo procedimento rappresenta una fase molto delicata e complicata dell’atto creativo. Facendosi suggerire dall’iconografia della contemporaneità, da quelle immagini che sono parte dell’immaginario collettivo, l’artista sceglie il tema che la sua fantasia ispira. Posta la base di questa figura, alcuni passaggi tecnici la fissano sul prezioso foglio di carta. Su questa base, poi, iniziano tutta una serie di processi unici, a pennello, matita o altri strumenti, colle e inserti, supporto di altri fogli o applicazione di materiali, come la foglia oro e la foglia argento, che nobilitano l’insieme estetico dell’opera. In questa fase, la sensibilità dell’artista, la sua esperienza, quella magica routine che ogni artista crea nel suo procedere, fa nascere, momento dopo momento, intervento dopo intervento, pennellata dopo pennellata, l’unicità dell’opera che avrà le sue caratteristiche uniche.
In alcuni casi, come gli unici della Cracker Art, l’opera d’arte finale sarà completamente esclusiva, particolarmente elaborata e mai uguale ad un’altra, realizzata in un unico esemplare. In altri casi, c’è la possibilità di realizzare tirature esclusive, a nove pezzi per esempio, proprio come in scultura, per dare unicità a ciascun foglio. Come funziona? Sulla basse dello stesso soggetto, per esempio lo stesso volto di Marilyn o la stessa immagine di Topolino, avrà, ciascuna carta, delle differenze rispetto a quanto applicato successivamente alla stampa, come in particolar modo una foglia oro in uno dei nove soggetti o una foglia d’argento in un altro, un colore diverso del soggetto piuttosto che un altro e via dicendo. Così, in questo caso, anche se il soggetto della serie di nove è simile, non sarà mai identico all’altro. È così che nasce la magia. L’opera di Grittini adesso è pronta per essere goduta.
